Oggi, dopo le numerose crisi che hanno investito anche i maggiori istituti di credito, è ancora più importante scegliere e valutare una banca “solida”e tutelare così i propri risparmi.
Sono le regole di Basilea 3, che rappresentano il sistema unitario e globale di regole per i big della finanza, a introdurre pratiche corrette di capitalizzazione, di gestione del rischio e di liquidità.
In particolare il valore CET 1 ratio (Common Equity Tier 1 Ratio ) diventa in questo senso uno strumento fondamentale per valutare la solidità di un istituto di credito.
Il CET 1 ratio rappresenta il rapporto espresso in percentuale tra il capitale ordinario versato (tier 1) e le attività ponderate per il rischio, ossia i prestiti concessi per un coefficiente che cambia a seconda della loro rischiosità.
In buona sostanza ci dice con quali risorse la banca riesce a garantire i prestiti che ha concesso ai propri clienti.
In questo modo possiamo sapere se la banca ha il capitale necessario e libero per far fronte alle perdite qualora i prestiti o mutui concessi non venissero rimborsati (crediti deteriorati, sofferenze, inadempienze improbabili ecc..).
Le banche sono tenute a pubblicare il proprio CET1 nel bilancio di esercizio e nelle relazioni finanziarie infrannuali e ovviamente più alto è il suo valore, maggiore è la solidità della banca e la sua capacità di evitare shock finanziari. Nelle linee generali della BCE il valore minimo si aggira intorno all’8%.
È dunque importante e, grazie anche le norme sulla trasparenza possibile, valutare il livello di solidità della banca a cui affidare i nostri soldi.
I rischi potrebbero essere molto grossi.
Se infatti una banca ha problemi di liquidità potrebbe procedere con il Bail In e quindi con un prelievo forzoso sui conti correnti dei propri clienti.