Quantitative Easing

Una delle ultime operazioni di Mario Draghi prima di lasciare l’incarico di presidente della BCE è stato a Settembre quello di tagliare i tassi sui depositi e annunciare un nuovo QE, Quantitative Easing, con un ritmo di 20 miliardi al mese.

E’ importante quindi conoscere questo strumento fondamentale per la stabilità dell’economia dell’Eurozona.

Per Quantitative Easing si intende in buona sostanza l’acquisto di titoli di Stato da parte delle banche per immettere nuovo denaro nell’economia europea incentivando l’erogazione di nuovi prestiti, quindi di nuove spese e nuovi investimenti da parte dei cittadini e delle imprese di ogni singolo paese con l’obiettivo di far crescere l’inflazione al fine di raggiungere la soglia del predeterminato livello del 2%.

Si tratta quindi di procedere ad un vero e proprio “alleggerimento” della moneta per stimolare l’economia, per rendere più semplice l’accesso al credito, cioè la possibilità per cittadini e imprese di prendere denaro in prestito più facilmente e a tassi di interesse più bassi.

Le conseguenze di questa politica monetaria può tradursi in aumento dell’ inflazione se l’offerta di denaro aumenta troppo velocemente (c’è più denaro e si riduce il valore della moneta) che serve comunque ad evitare un più pericolosa e nociva deflazione, cioè il suo opposto, ovvero una progressiva diminuzione dei prezzi  che sul medio e lungo periodo ha veri e propri effetti recessivi.  Sotto una certa soglia di prezzo, infatti, le imprese non riescono più a coprire i costi, e devono ridurre occupazione e investimenti. E questo, a sua volta, si tradurrà in ancora meno consumi e meno investimenti, portando l’economia in una fase recessiva.

Altro aspetto negativo è il rischio per alcuni paese di svalutazione della moneta in quanto un deprezzamento della moneta favorisce le esportazioni ma non le importazioni.

Pertanto attraverso il QE, in quanto strumento non convenzionale, aumenta la quantità di moneta in circolazione, a differenza del LTRO e TLTRO che invece rappresentano operazione di mercato aperto che prevedono piani di rifinanziamento a lungo termine per sostenere il debito pubblico.

Sicuramente l’obiettivo di Draghi e della BCE attraverso il piano di Quantitative Easing  è quello di mettere in circolazione più denaro affinché in questo modo i governi dell’ Eurozona possano attuare politiche espansive.

Solo in questa maniera la politica monetaria può dire di avere raggiunto il suo obiettivo: portare l’Europa fuori dalla deflazione e dalla recessione.

fonti e approfondimenti:

https://www.ilpost.it/2015/01/19/quantitative-easing/

https://www.money.it/Cos-e-Quantitative-Easing-QE-significato

https://www.soldionline.it/guide/mercati-finanziari/quantitative-easing

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