il MES, il Fondo Salva-Stati

Il Mes, il meccanismo europeo di stabilità, noto come Fondo salva-stati, nasce nel 2012 durante la crisi dei debiti sovrani con la finalità di fornire assistenza finanziaria ad uno Stato Membro, la cui crisi potrebbe mettere a rischio l’intera Area Euro.

Il Mes è sostenuto dagli Stati dell’Euro Zona (ovvero Paesi come l’Italia che fanno parte dell’Unione Europea e utilizzano l’Euro come moneta) e il  suo obiettivo è quello di garantire la stabilità finanziaria della Zona Euro nel suo complesso e dei suoi Stati Membri.

Ogni Stato pertanto sostiene il fondo versando dei contributi per aiutare i Paesi che si trovano in difficoltà economica e ne richiedono l’attivazione. Il Fondo del Mes è di circa 700 miliardi di Euro.

Il Mes ha sede a Lussemburgo e si compone dai Ministri della Finanze dell’Euro Zona (Consiglio dei Governatori),  da un Consiglio di Amministrazione, dal Direttore Generale e da due osservatori che sono il Presidente della BCE e il Commissario Europeo per gli Affari Economici.

Lo Stato in difficoltà può richiedere aiuto al Mes tramite richiesta di prestiti che richiedono un aggiustamento macro-economico o linee di credito che richiedono il rispetto di condizioni definite da un protocollo d’intesa (memorandum of understanding) e l’accesso agli aiuti  viene valutato dal Mes insieme alla Commissione Europea e alla Bce sulla base di tre principali variabili:

1) Rischio Paese e rischio stabilità Area Euro

2) Sostenibilità del debito pubblico

3) Esigenze economiche del Paese

Il Mes interviene quindi a delle condizioni per il Paese che ne beneficia, tipo richieste da parte dell’UE di riforme economiche e strutturali, tagli delle spese e altre misure di contenimento della spesa pubblica per aiutare l’economia del Paese membro a risollevarsi in tempi brevi.

Questo meccanismo di aiuti incontra però molte ostilità sopratutto per quanto attiene le condizioni per accedervi in quanto diverse opposizioni ritengono il controllo esterno sui conti pubblici come una limitazione alla propria sovranità nazionale compromettendone la liberà.

Da Giugno del 2019 si sta discutendo molto sulla riforma del Mes che per essere ratificata ha bisogno dell’unanimità di tutti i Parlamenti degli Stati Membri ma dopo l’Eurogruppo del 17 marzo 2020, svoltosi nel mezzo dell’emergenza coronavirus, la riforma del MES è stata ufficialmente rimandata per dare priorità alla lotta alla pandemia.

https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-il-mes-cos-e-e-come-potrebbe-essere-utilizzato-nell-attuale-emergenza

https://www.theitaliantimes.it/mondo/mes-cos-e-come-funziona-cosa-prevede-riforma-fondo-salva-stati_130420/

https://www.esm.europa.eu/

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